Io e mio marito ci troviamo a Rovigo per visitare la mostra Italiani a Parigi, che si rivelerà molto ben fatta e interessante. Per pranzo ci fermiamo in una trattoria vicina, consigliata da cibus.
L’osteria in questione si trova lungo i bei portici del centro e ha alcuni tavolini apparecchiati sulla strada, ma fa caldo e preferiamo mangiare all’interno. Il cameriere ci guida allora al piano superiore, in una spaziosa e fresca sala arredata in modo rustico e molto graziosa. Ci sono mattoncini a vista su una parete, belle suppellettili, pavimento in cotto, una scala in ferro e colori caldi, mi piace. I tavoli sono abbastanza ampi e distanziati il giusto, sono apparecchiati in modo semplice ma non manca nulla.
Appena accomodati, una gentile signora in rosso ci porta i menù, l’ acqua e il pane. Oltre al pane classico, ci sono stuzzicanti grissini confezionati e pezzi di focaccia fresca molto buona.
Il menù è interessante, propone anche piatti della tradizione veneta. Per me ordino un antipasto, luccio in saor, e un secondo, seppioline in umido con polenta; scelgo anche un contorno, fagioli bianchi dall’occhio, piccolini in salsa di acciughe.
Mio marito invece opta per salumi tipici, tagliatelle con funghi e salsiccia e fegato alla veneziana.
Da bere, oltre all’acqua, ordiniamo una caraffa da 1 litro di vino bianco e mosso della casa, che si rivelerà delizioso e fresco.
Il servizio oltre che gentile è piuttosto rapido. Ci vengono serviti gli antipasti, naturalmente assaggiamo da entrambi i piatti.
Il luccio è leggermente pastellato ma leggero, è tenerissimo e molto saporito, buone le cipolle a strisce che lo accompagnano.
I salumi sono appetitosi, ci sono salame, soppressa e prosciutto, il tutto accompagnato da una buona giardiniera.
Il primo scelto da Mauro è abbondante tanto che ne mangerò un poco anch’io: la pasta è molto buona e cotta bene, il condimento è saporito e ricco, il sughetto invita alla scarpetta, gnam!
Altrettanto abbondanti e ottimi sono i secondi. Le mie seppioline sono tenerissime e delicate, il sughetto e la polenta a fette che le accompagnano sono squisiti, per non parlare dei fagioli, immersi in una particolare ma indovinata salsa di acciughe: un contorno singolare e delizioso, dal gusto deciso.
A me il fegato non piace, ma Mauro che è un estimatore ha apprezzato molto il suo piatto, veramente ben fatto dice.
Saremmo sazi, ma la signora ci propone i dolci fatti da lei, come resistere? Io scelgo un tiramisù, uno dei miei dolci preferiti, mentre mio marito zuppa inglese. Entrambi i dessert sono abbondanti, freschi e di qualità, li mangiamo con gusto, il sapore è divino!
Altro non ci sta (vorrei vedere!) e paghiamo soddisfatti un conto complessivo di 60 euro.
Siamo stati bene, l’ambiente è informale ma piacevole, il servizio è cortese e curato nella sua semplicità, il cibo è di qualità, ottimo e abbondante e ci sono tipici piatti veneti (ma non solo), la spesa è contenuta. Lo consiglio senz’altro a chi dovesse trovarsi a Rovigo.
Consigliatissimo!!