Ero a conoscenza che La casa di Camilla, dopo un periodo di “alti & bassi” aveva cambiato gestione, ma non ero mai stato particolarmente invogliato a provarla.
La spinta giusta me l’ha data un Groupon con menù di terra, costo non particolarmente economico, ma menù alettante, per cui … perché no ?
Come spesso accade, preso e prenotato per il venerdì successivo.
Arriviamo puntualissimi, anzi come d’abitudine un po’ prima e veniamo fatti accomodare nella sala al primo piano ( ne esiste una anche al piano terra vicino alla cucina); tavoli ben apparecchiati con doppio bicchiere e doppie posate, traverso in stoffa sui tavoli così come il tovagliolo, ambiente caratteristico, in un vecchio palazzo del centro di Correggio, travi a vista e soffitti relativamente bassi, tavoli ben distanziati: diciamo “d’impatto”.
Il giovane cameriere ci consegna il menù studiato per l’occasione e la carta dei vini (interessante), riguardo ai beveraggi rimarremo su acqua gassata e calice di vino, un discreto Aglianico del Vulture Feudi San Gregorio del ’74, il fatto di essere stato aperto qualche ora prima gli ha permesso di valorizzare al meglio le proprie caratteristiche.
Dalla lista degli antipasti mia moglie si orienta su Parmigiana di melanzane, io inizio un percorso più complesso e vado diretto su Bruschetta Cicoria, Burrata e Nduja di Spilinga; la parmigiana è delicata, ben fatta, non troppo unta, la bruschetta, cui aggiungerò su consiglio del cameriere un filo di ottimo olio, è “equilibrata”, il piccante della Nduja è stemperato dal fresco della Burrata e la Cicoria dona quel piacevole gusto amarognolo.
Per chi non la conosce la Nduja di Spilinga è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale i cui ingredienti principali sono suino e peperoncino, proprio a Spilinga l’8 agosto si tiene una famosa Sagra.
Per i primi la scelta è unanime: Fileja con Nduja di Spilinga e Burrata, si rinnova il fatto che il piccante della Nduja viene stemperato dal fresco della Burrata, la pasta (tradizionale calabrese) è cotta al dente e l’aggiunta di un paio di foglioline di basilico fanno somigliare il piatto ad un “patriottico tricolore.”
Di secondo scegliamo Saltimbocca alla Romana (per me) e tagliata di manzo con rucola e Grana, semplice e delicato il saltimbocca, un po’ nervosetta ma saporita la tagliata.
Infine panna Cotta alla menta, la presenza di uno spruzzo di cioccolato la fa somigliare all’ After Eight e Sorbetto al limone.
Nel complesso un’ottima cena, servizio efficiente e sufficientemente discreto, consigli azzeccati, tempistiche perfette; se proprio vogliamo trovare il “pelo nell’uovo” il caffè era compreso ma, probabilmente con il fatto che il locale si era riempito, è stato dimenticato ed io mi sono guardato bene dal richiederlo.
La frase di commiato “aspetto un’ottima recensione”………….fa un po’ sorridere.
Consigliatissimo!!