A Tesero, vicino a Cavalese, si tiene, da una decina d'anni, una mostra di presepi in miniatura per le vie del paese.
Quale miglior occasione per una visita al paese e ai suoi presepi nel giorno dell'arrivo dei Re Magi.
Ma anche occasione per un pranzo in un ristorante con specialità tipiche trentine, che si trova vicino al centro storico del paese, e gestito da due giovani fratelli, Michele e Luca.
All'interno ci sono due sale, una si trova al piano inferiore ed è riservata ai soli fumatori, nell'altra, al piano terra, trovano posto una ventina di tavoli ed è solo per non fumatori; ma ho notato che la sala fumatori era completamente vuota, a testimonianza che anche i fumatori si stanno adeguando alle esigenze dei non, preferendo rimandare all'uscita dal ristorante, la fumatina.
L'arredamento è in classico stile trentino, panche lungo le pareti e muri ricoperti di legno.
Ci sediamo vicino ad un grande finestrone con vista sulla valle innevata. La vista è magnifica, e anche il menù.
Dopo attenta lettura decidiamo per un piatto unico a testa, abbiamo fretta, naturalmente adeguato al periodo.
Davvero molto cordiale, spassoso e di un'allegria coinvolgente il cameriere, che scopro essere uno dei fratelli titolari, Michele, il quale ci fa notare che tutta la pasta il pane, i dolci e confetture varie, sono fatte da loro.
Arrivano le nostre portate, che alla vista, e sperando anche al palato, si preannunciano essere squisite.
Gnocchetti di patate con salsa di rucola e sfilaccini di manzo, l'espressione di chi li mangiava non lasciava dubbi sulla loro bontà.
Polenta con salsiccia in umido, molto calda la polenta e ottima la salsiccia, piccola e saporita.
Polenta con coperta di formaggio fuso: la polenta a fette e il formaggio che la ricopriva completamente.
Polenta con misto funghi: porcini, fingerli e altri che non ricordo: uno dei miei piatti preferiti a base di funghi. Una scorpacciata di funghi in umido con la polenta calda e con la nuvoletta di fumo (l'unica ammessa nella sala) che si sprigionava dal piatto fino a scomparire nelle narici, una vera delizia,
e non poteva mancare uno dei più classici piatti montanari, polenta e capriolo.
Insomma giornata di polenta.
Da accompagnatore di questi piatti è stata una bottiglia di Schiava: un vino giovane rosso profumato, non molto alcolico, leggero ma non povero, della cantina di Bolzano.
Il tutto per 20 euro a testa, naturalmente con acqua e un paio di “piccole”
Avendo fatto solo uno spuntino e una permanenza nel locale molto breve, la mia valutazione è
tre cappelli, naturalmente piatti molto semplici, ma che non mancavano di bonta e abbondanza.
Avanti che c'è posto
Consigliato!