Domenica 19, ultimo giorno della minivacanza in Valle d'Aosta, è una magnifica giornata di sole. Decidiamo di andare a trovare l'ultimo quattromila che non abbiamo ancora visto, il Monte Rosa. Prendiamo la stradina della valle del Lys o di Gressoney : una strada panoramica che si arrampica su una vallata bellissima e che finisce a Gressoney la Trinité, un piccolo paesino ai piedi del massiccio del Rosa, un colosso che sta lì, splendido, a sbarrarti la strada e che un po' intimorisce con la sua enorme mole ed il suo ghiacciaio. A Gressoney oggi è un giorno speciale, quello della Trinità e la numerosa comunità Walser del paese fa festa coi propri costumi colorati che risalgono al medioevo.Dopo aver visitato Gressoney e dopo una corroborante passegiata lungo un sentiero che costeggia il torrente Lys, decidiamo di fermarci a pranzo da Castore, un locale situato nella piccola piazzetta del paese,un po' particolare ad essere sinceri perchè arredato in modo moderno con richiami di gusto orientale, insomma niente a che fare con l'atmosfera della valle, ma comunque ugualmente esaurito.Troviamo per fortuna un tavolo libero per tre e ci serve una cameriera gentilissima.Cominciamo con tre antipasti, due mocette con rucola e scagle di grana, buoni (la mocetta sarebbe la coscia del camoscio o del capriolo essiccata e servita a fette sottili, ora per la verità sostituita da carne bovina), ed un tagliere di salumi e formaggi, ottimo, composto da mocetta,boudin (una specie di salame contenente lardo, barbabietole, patate),toma stagionata, un formaggio di gusto abbastanza simile alla fontina anche se con maggior carattere.Si continua con due piatti di polenta concia (farina di mais integrale e fontina)molto buona, più leggera di quella che abbiamo assaggiato anni fa sulle Dolomiti, ed una tagliata di manzo con aceto balsamico, rucola, patate arrosto, ottima anche questa, carne tenerissima e squisita.E come vino? Si è rivelata ottima la scelta dell'Enfer d'Arvier 2010, un DOC valdostano che a mio avviso rappresenta il top dei rossi della regione : prodotto da uve Petit Rouge, ha un buon corpo con un sentore leggermente amarognolo,molto indovinato se abbinato a carni,formaggi,polenta.
Mia moglie ed io saltiamo i dolci, invece l'erede si concede, bontà sua, una panna cotta con pinoli e salsa di maracujà , il frutto della passione brasiliano, buona a suo dire.Per i due coniugi invece 2 caffè. Usciamo soddisfatti, forse un piccolo appunto per i tempi, non velocissimi.Fuori, un ultimo sguardo al massiccio che ci sta davanti e che sembra sorridere sotto il sole. Una giornata emozionante. Raggiungiamo l'auto con un pensiero fisso, che è quasi una promessa fatta a noi stessi : qui però ci dobbiamo ritornare, magari per andare fin lassù,sul ghiacciaio del gigante.
Quattro cappelli per il ristorante, dieci per il Monte Rosa.
Consigliatissimo!!
[johnnybazoo]
22/06/2011
ma come mai la mocetta adesso la fanno con carne bovina?