Ultima via ferrata dell’anno, forse, mai dire mai, si va alla cima Gramolon, la ferrata è la “Angelo Viali” cui aggiungeremo la “Ezio Ferrari” sulla quale mi troverò in leggera difficoltà, dall’alto favolosi panorami sul Pasubio e sul Carega.
E’ una splendida giornata di sole, quasi calda pensando che siamo a metà ottobre, siamo io, l’ingegner Magnani, Paolotto e Max , bella e piacevole compagnia .
Abbiamo modo, prima dell’attacco, di scambiare quattro chiacchiere con alcuni soci del CAI di Arzignano, più tardi ci ritroveremo a tavola.
Sono ormai le 14:30 quando rientriamo al rifugio, la cucina è chiusa ma non ci viene negato un piatto freddo a base di salume e formaggio.
Ci accomodiamo fuori, sulla vasta terrazza, su un bel tavolo in legno, tutto molto spartano.
Arriva uno splendido piatto contenente prosciutto stagionato, pancetta e soppressa veneta in dose massiccia, un bel cestino con 4 pagnotte e via che si inizia.
Il prosciutto è discreto, non eccezionale, leggermente ossidato, probabilmente era un po’ che non veniva affettato, ottima la pancetta come ottima è la soppressa, discreto anche il formaggio di malga che ci è stato servito.
Finiamo l’abbondante piatto, ci guardiamo e ne ordiniamo un altro, ora il prosciutto è “più meglio” , arriva anche qualche tocchetto di un formaggio più stagionato, ottimo pure questo.
Il pasto è stato accompagnato da 6 bottiglie da mezzo litro di Landbier Zwickl , birra tedesca abbastanza leggera non filtrata, colore ambrato, molto beverina
Alla fine del pranzo assieme ai quattro caffè arriva la Torta Putana a base di pane raffermo mele ed uva passa, una fetta sola in quattro per assaggio, diciamo che non è male nemmeno per me che, come risaputo, non amo in modo particolare i dolci.
In più, una gradevole sorpresa, un liquorino by Lucio (gestore del rifugio) , praticamente una grappa casalinga servita in un vaso da giardiniera, all’interno del vaso piante di menta e qualche altro sconosciuto ingrediente, ci si serve con un mestolo: ormai siamo diventati amici anche con l’altra tavolata.
Ancora un po’ di chiacchiere, ci scambiamo qualche impressione sulla ferrata, sulle difficoltà riscontrate e sui panorami appaganti.
Al momento del conto Lucio quasi si schernisce nel chiederci 17 euro e si scusa ancora per non averci potuto fare mangiare in maniera diversa.
Siamo stati benissimo………….saluti a tutti e si riparte verso la bassa che più bassa non si può !!!!!
Consigliatissimo!!
[PIPPI]
21/10/2013