Stimolato dalle lusinganti recensioni di tutte le maggiori guide ho visitato, tempo fa, questo magnificato ristorante, ma, purtroppo, la sua famosissima passatina di ceci e crostacei mi ha deluso e l'altro piatto di pesce non lo ricordo neppure, mentre ricordo benissimo la freddezza nel ricevimento e del servizio, ma soprattutto l'imbarazzante situazione quando il rinomato Chef Fulvio Pierangelini esce dalla cucina incazzatissimo e si dirige verso l'unico altro tavolo dove 4 signore avevano ordinato 4 piatti differenti e con arroganza ha rifatto l'ordinazione. Io ed i miei ospiti rimanemmo allibiti in quanto la comanda era stata presa dalla stessa moglie dello chef Emanuela un quarto d'ora prima e se non era possibile poter assaggiare piatti diversi avrebbe dovuto consigliare diversamente le Clienti.
Grazie ad internet ho poi capito tutto !
Ecco alcune dichiarazioni di questo intoccabile chef:
“… io cucino per esprimermi, il mangiare non mi interessa, non assaggio mai, non mangio mai i miei piatti, non mi interessa, lascio che li mangino gli altri
… i miei piatti migliori non li metto in carta, devo difenderli, non posso metterli alla mercè del primo che capita
… vorrei andare nelle case di chi vorrebbe venire a mangiare da me per guardare nella sua dispensa e nel suo frigorifero, per valutare se è giusto che possa venire a mangiare nel mio ristorante …”
L'opera d'arte che ci è stata servita nel piatto può anche essere discutibile, potrei non essere all'altezza di giudicarla, ma l'arte dell'accoglienza, dell'ospitalità, del rispetto del Cliente e soprattutto dell'educazione è riconoscibile da tutti specialmente in un ristorante pubblico dal prezzo medio di 130 €
Poteva andare meglio..
[alter]
05/01/2008