L'anima di un luogo deve essere scoperta allo stesso modo dell'anima di una persona.
Ma come una persona, anche un luogo ha la propria personalità e più quest'ultima è esuberante, più è difficile trovarne l'anima.
E' infatti possibile che questa non venga rivelata subito.
La scoperta di un'anima richiede molto tempo e ripetuti incontri.
A volte la si può trovare in situazioni ed orari inusuali, altre volte ce l'hai a portata di mano ma sei tu, che non riesci a coglierne l'essenza.
La scoperta dell'anima di un luogo, di un qualsiasi luogo, è un'atto d'amore verso la nostra coscienza.
In questa occasione credo di aver toccato con mano l'anima della romagna dall'interno, non solo perchè ho assistito, ma perchè mi sono sentito coinvolto in prima persona, in un rituale che mi ha mostrato tanti perchè di questa terra.
Il circolo dei pescatori di Cervia è un'istituzione, si trova sul porto canale insieme ad altri cento ristoranti ma è l'unico che stà sul lato destro del viale.
Infatti è adiacente al mercato coperto del pesce e praticamente ne fà parte.
Ci sono stato tante volte al circolo, ma solo oggi ne ho capito la forza.
Il locale, all'interno è spartano e carino, ma è all'esterno che si consuma la sua vera anima.
La veranda è divisa in due zone, quella più vicina al canale è adibita ad osteria, quindi tavoli apparecchiati e servizio veloce .
Non si prenota e si fanno due/tre turni, ci si siede dove c'è posto e le cibarie proposte sono poche ma solitamente fatte molto bene.
Inutile dire che per il fine settimana le code sono interminabili perchè si mangia bene con venti/venticinque euro. (dj facci un pensierino )
E poi c'è la zona che preferisco e alla quale non avevo dato troppa importanza.
Appena entri nella veranda, vieni accolto da otto tavoloni lunghi di legno, nudi.
Non c'è servizio e non ti danno nulla da mangiare tranne dei vassoi di cartone colmi di frittura, niente posate, fette di pane avvolte in un tovagliolo di carta, trebbiano o sangiovese in caraffa, punto.
Fantastico.
Erano già le nove e mezza quando sono arrivato dopo un lungo viaggio di lavoro che mi ha costretto a sbidonare un'appuntamento che avevo a cuore, avevo fame ma non voglia di una cena tradizionale.
Così insieme all'ele a al pupo bello vispo, decidiamo di farci una fritturina veloce.
Apriti cielo!
Ci sediamo, vado dentro ad ordinare due fritture, prendo un mezzo litro di sangio più che onesto e una boccia di naturale.
Quando esco per tornare alla postazione, un gruppo di circa quindici omaccioni vestiti di azzurro iniziano a suonare mandolini, tamburelli, fisarmoniche, cucchiai, vassoi e stoviglie...
...EVVIVA LA ROMAGNA....EVVIVA IL SANGIOVESEEEEE......
Mi siedo di fronte all'ele che ride e a Eddie un pò perplesso dal volume a palla.
Di fianco a noi, al nostro tavolo, si siedono quattro nonnini che iniziano una trucida sfida a tresette che calamiterà la nostra attenzione ed anche quella di numerosi avventori
Mi sembra di essere in un film, valzer e canti popolari, urla e fischi modello cow-boy, tresette con il pubblico, fritturina da mangiare con le mani e caraffina di sangiovese giovane, da ungere per benino!!
Mi giro e vedo un'arzillo vecchietto sdentato che sorride al piccolo, gli prende le manine ed inizia a ballargi davanti:
"Brèv! Ac'sè is tiràn sò i putèin" (più o meno ha detto così ) - Favoloso!
Eddie è sempre perplesso, davvero troppo rumore, però sembra sentirsi a suo agio.
Le fritture sono pronte, ma ormai è tutto secondario, siamo in completa balia dell'atmosfera viva e contagiosa della romagna.
Le porzioni sono molto abbondanti e di ottima qualità e mi tocca finire anche quella dell'ele , calamari, gamberetti, triglia, polipetti, pèss putanèin ecc.......
A me è piaciuta molto.
Ad un tratto succede l'imprevedibile, Eddie si addormenta
Ma come fà???
C'è una baraonda impressionante, urla, fischi, musica e risate e lui crolla lo stesso. Incredibile.
Finite le fritture rimaniamo ancora a goderci l'aria elettrica e a ridere con i vecchietti che giocano a carte.
Alcuni iniziano a ballare in mezzo ai tavoli ed allora, in quel momento, capisco l'anima di questo posto.
Gente di mare, non chiusa però, ma aperta come le sue spiagge, abituata a convivere con i capricci di Nettuno ma pronta ad assaporare ogni frutto che le viene donato "dal quel suo fratello blu" .
Gente ospitale quella di romagna, pronta a rompersi la schiena in un campo o in mezzo al mare, ma decisa a godersi la vita come se vosse un dovere.
Proprio nella semplicità del posto, a contatto con la vita di paese di tutti i giorni, ho sentito di capire di più questa terra.
La festa la consumavano nella zona semplice del bar e non nella zona ristorante colma di gente, tanto per ribadire la sottile riservatezza di essere orgogliosi delle proprie tradizioni.
Bellissimo.
Alla fine ci alziamo e salutiamo tutta la combriccola come se fossimo conoscenti da sempre, paghiamo il totale di ventidue euro per due fritturone di pesce, un mezzo di vino, una di acqua e due caffè e ce ne andiamo allegri e con una nuova leggerezza nel cuore.
Alla mattina, Cervia non mi sembrava più la stessa!
Adìo Zèmian.
Imperdibile!!!
[candy]
22/06/2009
Avee colto il meglio del locale : anima, spirito, allegria, semplicita' e folclore romagnolo
Anche nel cibo avete scelto il meglio : la loro frittura e' decisamente da 5 cappelli pieni
bravi , sono contenta per questa visita che avete fatto