Tour de France gastronomico con contorni Â? 11
Un altro taglio della Francia, stavolta per il largo.
C'è una bella canzone cantata da Fiorella Mannoia che si intitola “Il cielo d'Irlanda”.
Ebbene, ... e non credo sia per puro caso... perché da molti anni gironzolo in questi luoghi... meriterebbe una canzone anche il cielo di Francia, che per otto ore ci ha accompagnato nel nostro viaggio, con squarci panoramici di mille conformazioni nuvolose, mille colori, mille sfumature, temporali, arcobaleni, riprese d'azzurro, in un susseguirsi molto diverso da quello di solito più statico della nostra pianura.
Troyes vecchia (forse rendeva di più anteporre l'aggettivo al nome, ma poi... meglio così ) è un bijou accattivante, con piazzette dove suonano diversi musicanti, e l'Illustrè è sulla vietta pedonale principale del centro storico, formata da una lunga serie di case a crocicchio, in gran parte di color pastello, quasi tutte con un caratteristico timpano di facciata sporgente un metro e sostenuto da un arco il legno, spesso ristrutturate, seppur storte, pendenti, che raggiungono il culmine nella Rue des Chats, vicino al locale, strettissima, dove i gatti saltano da una finestra all'altra della casa di fronte: una specie di calle veneziana, puntellata in più punti da vecchi travoni di legno, che impediscono alle case di cascarsi addosso, e pavimentata in bindelle di trachite con un canaletto in centro dove scorre un rigagnolo d'acqua, come quattrocento anni fa.
Il ristorante è molto elegante, di tendenza, con antico e moderno affiancati in modo sapiente. Soffitti con vecchissimi travi di legno, brandelli di murature in pietra a vista, vicino ad encausti, tavolini e pliques a muro ultramoderni e molto belli. Cantina in volti di pietra, ottimamente sistemata ed arredata. Cameriere giovani, simpatiche, carine, vestite tutte allo stesso modo, come se avessero dei festoni di tende bianche e beige addosso.
Nell'attesa, ci vengono portate della patatine fritte, come quelle della S.Carlo o Pai, per capirci, ma fatte in casa; le ho mangiate così a Curtatone, alla Locanda delle Grazie, rubandone un po' dal piatto della Brunella.
Assieme al pane, una moutarde di Digione, molto piccante. Buono il tutto, all'inizio c'è sempre una gran fame.
Purtroppo è venuta a saperlo anche mia moglie, Troyes sembra sia la capitale europea dell'outlet... ... e così, il pomeriggio prima di cena, ci siamo “riposati” dal viaggio, girando come mosconi tra Le Creuzet, Villeroy & Boch, Guy Degrenne... dove abbiamo “dovuto” comperare roba bellissima a prezzi veramente stracciati (lo capisco anch'io che non seguo queste cose). Per i regali di Natale siamo a posto...
Che prodotti offrano le marche citate (ed altre), credo che alcune persone di genere femminile lo sappiano bene. Quello che non so se sanno è che sul prezzo del negozio francese (che per le marche francesi sembra già un po' meno caro di quello italiano) c'è uno sconto di partenza del 30% e noi siamo arrivati (che c..o!... ) nel periodo dei saldi, con un ulteriore sconto aggiunto dal 30 al 50% da aggiungersi agli sconti precedenti.
Da bere mezza Badoit e una mignonne Rosè Bourgogne del 2009, da 12,5° di Laurent Roze � Molosmes, un paesino vicino a Troyes. Il vino è eccellente, profumatissimo, leggermente mosso, salinato il giusto.
Siamo tornati nel centro della Francia e io ritorno a scegliere la carne. Arriva dunque il mio piatto unico (dopo la “spesuccia” all'outlet ho proposto una cena più morigerata... ... o almeno un segnale... ), che contiene una entrecote di manzo (molto buona, seppur leggermente nervosa in qualche punto, forse è difficile che non lo sia un'entrecote...), un petto di pollo cotto alla brace con una specie di curcuma gialla che lo avvolgeva (ottimo), quattro costine di maiale caramellate non so come (eccezionali, tenerissime, con un gusto speziato particolare... mmmmhhhh... ), due petti d'anatra alla griglia (squisiti). Assieme alla carne, una catasta di patatine, fritte al momento e tagliate in una misura quattro volte superiore a quella normale (eccellenti), con una vaschettina di mostarde dolce, tipo salsa bernese, dove intingerle. Guarnizioni di lattuga. Un gran piatto.
Mia moglie prende ancora pesce: bene (ho assaggiato tutto e pure lei ha assaggiato la mia roba), ma nel complesso la carne era superiore. Dunque: un mega trancio di tonno fresco alla griglia (buono), un trancio di salmone pure alla griglia (molto buono, non diverso da quello di casa mia), tre gamberoni lessati al limone (molto buoni), due triglie alla griglia, che erano forse la parte meno significativa (non tanto tanto appetibili). Assieme al pesce è stata portata in una vaschettina un'ottima vinaigrette con limone, dadini di pomodoro fresco, maggiorana, erba cipollina e dei grani, forse di pepe fresco, dal gusto, ma non ne sono certo.
Prendiamo un dessert in due: mousse di cioccolato con marasche sotto liquore. Ottimo. Il conto è di 62,20 euro in due, accettabile per il tipo di locale, per la sua posizione e per l'eccellente servizio.
Siamo in Borgogna, 750 km. ad est della Bretagna, ma alle 21,45 il sole deve ancora scendere del tutto ed anzi prosegue il suo gioco di colori in un tramonto bellissimo che molte macchine si fermano a fotografare. Il cielo di Francia… quello del centro nord... una musica sempre nuova... ogni volta tutta da ascoltare... e fermarsi a guardare...
Consigliatissimo!!
[furzeina]
07/08/2010
Bellissima canzone "Il cielo d'Irlanda"(è tra le preferite di Cioz).Io adoro "I treni a vapore"(live-Certe piccole voci),canzone che fa sognare e viaggiare:Fossati(autore del testo)si è superato.
Onnipresente la Badoit ..finalmente un vino ha raggiunto l'eccellenza..un Rosè!Hai avuto poi il coraggio di avvicinarti a qualche bel rosso corposo!?Magari mangiando quelle bestioline striscianti con il "camper" appresso,accompagnate con burro,prezzemolo,scalogno...sono convinto però che hai continuato ad andare a Rosè e a bianchi con le bolle